Gente del Quindicesimo

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PADRI E FIGLI
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COMANDANTI E SUBORDINATI

Il mestiere di padre è difficile e, come si dice al mio paese: "nisciuno nasce 'mparato".
Se poi il figlio decide di intraprendere la stessa strada del padre, le cose si complicano.
Uno dei miei figli mi ha giocato questo scherzo. Aveva, da bimbo e da ragazzo, effettuato qualche volo con me ad un aeroclub, ma non aveva mai manifestato le sue intenzioni.
Poi, un giorno, mi ha informato che aveva deciso di entrare nell'Aeronautica Militare.
Non ho cercato di dissuaderlo, ma gli ho "chiarito" che la mia personale soddisfazione non era frutto solo di "rose e fiori".
Entrato, ha deciso per il 15° Stormo.
E' ben noto che il mio passaggio al 15° è stato molto veloce e, quindi, in tema operativo oggi Dario ne sa molto ma molto più di me.
Mah! mi sto rendendo conto di avere (ah, la vecchiaia!!!) cominciato da Adamo ed Eva!!!
Veniamo ai fatti.
Dell'evento tristissimo Francia sono stato informato dalla radio, ed ho anche ricevuto notizie veloci, ma ovviamente frammentarie, da mia nuora.
Nella stessa sera ho scambiato con mio figlio una breve telefonata: abbiamo parlato non di tecnica ma di … sensazioni, reazioni e sentimenti, in poche parole filosofia. Per lui era, quasi, la prima volta di un coinvolgimento così diretto! In questo la mia esperienza era un poco più ampia.
Da allora altre volte abbiamo toccato l'argomento anche dal punto di vista tecnico-istituzionale ed approfondendo tutti i vari aspetti.
Poi, un paio di settimane fa, intorno ad un tavolo, Dario mi ha mostrato il riconoscimento avuto per il suo impegno nella faccenda.
Il mio orgoglio di padre si è molto compiaciuto con la lettura del foglio. Ed anche la sua reazione non mi ha sorpreso: era quasi "seccato"; riteneva di non aver fatto alcunché di particolare; semplicemente ciò che qualsiasi altro collega avrebbe fatto. E come ex-pilota mi sono detto d'accordo.
Ma quello che più è stato gratificato è stato il mio spirito di ex-comandante.
Al mio arrivo ai gruppi di volo, i comandanti del tempo erano usi solo a sanzionare le "scorrettezze". Solo gi atti "eroici", o ritenuti tali (quante sviste ci sono state!!), venivano premiati.
Ed anche i miei "contemporanei" erano piuttosto avari nel "premiare".
Quindi con enorme piacere vedo che i Comandanti di oggi desiderano e riescono a mettere in risalto comportamenti che, seppur "normali, sono sempre da indicare a tutti come meritevoli.
Non conosco bene il Col. Preo: è troppo giovane per me.
Ed anche se qualche "benpensante" riterrà che il mio … "diretto coinvolgimento" mi condiziona, sul nostro sito desidero esprimere a lui ed a tutti i giovani (e non) Comandanti (e non) che la pensano come lui e come me un sincero e sentito BRAVO!!!
MAMMAIUT

Franco De Liguoro