Gente del Quindicesimo

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Creola di Saccolongo – Ottobre 2014

di Ciro Connola

 

Sono trascorsi 37 anni da quel 20 ottobre 1977, ma l’amore e la passione con cui l’evento viene ricordato ogni anno, e non solo da noi che siamo i colleghi dei Caduti, sono veramente unici e significativi di quanto l’incidente di quel giorno abbia lasciato un segno indelebile anche nella gente di Creola di Saccolongo.

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Oltre ai miei soliti compagni di viaggio dell’area brindisina e ad una nutrita rappresentanza di militari in servizio ed in congedo provenienti da Pisignano di Cervia e Rimini, hanno presenziato alla cerimonia il Vice Sindaco del Comune di Saccolongo, Signora Elisa Maggiolo, il Comandante del 15° Stormo, Col. Giuseppe Massimetti, con il Presidente dei Sottufficiali del 15° Stormo Lgt. Domenico Guerra, il Comandante dell’84° Centro Combat SAR, Magg. Diego De Marco, il Vice Direttore del 2° Reparto Manutenzione Missili di Padova, T.Col. Marcello Portaccio con il Presidente dei Sottufficiali Lgt Salvatore De Iaco ed i rappresentanti dell’Associazione Arma Aeronautica di Abano Terme.

La funzione religiosa è stata officiata dal Parroco, Don Emilio Moro, insieme a Don Giuseppe Benacchio che fu Parroco dell’epoca e testimone del triste evento.

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Ogni anno la funzione religiosa suscita forti emozioni e profonda commozione, ma quest’anno le emozioni sono state particolari e più coinvolgenti del solito. Infatti insieme a noi, e del resto come ogni anno, hanno presenziato alla cerimonia i bambini dell’asilo che si trova di fronte alla Chiesa, con i loro grembiuli di color rosa e celeste e la loro gioia di esistere che ha creato una cornice di gaiezza nella solennità della commemorazione.

 

Nella sua omelia Don Emilio ha intavolato una conversazione con i bambini, scendendo dall’altare, spiegando loro il perché della celebrazione ed i contorni dell’avvenimento. I bimbi, spontanei e sinceri come solo loro sanno essere, non si sono sottratti alla conversazione partecipando attivamente con le loro fanciullesche esternazioni,ma il culmine delle emozioni si è raggiunto quando Don Emilo ha detto ai bimbi che erano vivi solo grazie al sacrificio dell'equipaggio dell'elicottero che, uscito dalla nebbia, si trovava in rotta di collisione con la scuola che allora era frequentata dai loro genitori. 

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Una bimba allora si è alzata ed ha anticipato il discorso di Don Emilio dicendo: " io so tutto perché quel giorno mio nonno lavorava sul tetto della Chiesa e mi ha raccontato tutto, l’elicottero ha girato violentemente e così ha evitato di abbattersi sulla scuola".

Che dire, sono rimasto senza fiato con un grosso groppo alla gola e sono sicuro di non essere stato l’unico a trattenere a stento le lacrime.

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Poi è seguita la posa delle corone e dei fiori ai piedi del monumento. La giornata è stata splendida, il sole, le poche nuvole ed una leggera brezza, ma principalmente quei meravigliosi grembiulini rosa e blu hanno fatto da contorno ed orchestra nell’onorare il ricordo degli amati colleghi.

Mammajut