Gente del Quindicesimo

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Il nostro Amico

Quel “Lawrence”, il nick name che lo ha accompagnato fin dagli anni dell’ Accademia, Franco lo deve ad uno di quei lampi di fantasia e di umorismo che sono il  “segno” distintivo di una personalità, e che erano una delle sue caratteristiche: ve lo ricordate “Lawrence d’Arabia” ? Come no….  Sette Oscar: con Peter O’Toole ed Omar Sharif. “What is your name”, chiede lo sceriffo arabo, impersonato da Omar Shariff  a Peter O’Toole, quest’ultimo nelle parte di Lawrence d’Arabia. “My name is for friends” é la risposta e poi ….“none of my friends is a murderer”. E una delle scene più epiche di quel film grandioso. Fu trasmesso alla TV nel 1973, credo, e noi allievi ottenemmo l’autorizzazione, in via del tutto eccezionale ed in deroga ai rigidi orari accademici, per vedercelo tutti insieme in sala TV.

Da quel momento in poi si poté assistere, durante le ricreazioni al piano o nei momenti in cameretta, alle improvvise e fugaci apparizioni di Lawrence d’Arabia sul suo cammello”. Con lo sguardo all’orizzonte infuocato, nel deserto delle nostre ripetitive giornate, quella figura mitica improvvisamente spuntava e altrettanto rapidamente sfumava oltre le porte del piano. Nessuno sapeva da dove proveniva o dove era diretta. Era proprio lui, Lawrence, il nostro Franco, sul suo cammello, che spronava al galoppo (due altri colleghi), avvolto nel “copertino” arrotolato fin sul capo in guisa di kefiah. Faceva la sua fugace apparizione come un guerriero blu del deserto che si staglia nel tremulo baluginare del calore sulle sabbie roventi, ci passa accanto ed altrettanto rapidamente si allontana fino a sparire.

Questo era Franco… il suo stile di quegli anni, …il nostro amico.

Quella di venire al 15° per lui fu una vocazione, una vera scelta, fatta ben prima delle scuole di volo. Non si accontentava di “servire” in Aeronautica, voleva rendersi utile concretamente, come faceva con il suo impegno anche nel volontariato: come Ufficiale pilota voleva farlo salvando altre vite e la missione S.A.R. lui la sentiva profondamente. Lo abbiamo perso il 18 agosto 1984, molte miglia a sud di Ponza, in quel calamaio d’inchiostro che è il mare aperto …la notte, mentre la vita di uno sconosciuto marinaio francese dipendeva da lui. Lo ritroviamo però ogni volta che ci serve il coraggio di fare qualcosa per gli altri, ogni volta che questo qualcosa è difficile e ci chiede di metterci in gioco … ma per davvero.

Questo è Franco… la sua testimonianza, …il nostro amico.