Gente del Quindicesimo

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Una mattinata in compagnia di un… “MITO”

Francesco (Ciccio) Sgrenci

Cari Amici,

come ogni anno, da quando l’Assemblea Generale dei soci ha eletto a Presidente Onorario il Gen. S.A. M.A.V.M. Oreste Genta, il “Pippi” Venosa ed io abbiamo l’onore ed il piacere, a nome del Presidente e di tutta l’Associazione, di consegnargli il calendario della AG15, ormai da svariati anni realizzato grazie alla verve artistica del Gen. B.A. Giacomo De Ponti (Presidente in carica dell’Associazione). Questo anno oltre al calendario io ed il Pippi abbiamo portato in dono anche il novello quarto volume del NIQS ed il pregiato “nettare”, proveniente dalla cantina dei “carbonari”  (chi ha avuto il piacere di… assaporare sa bene di cosa si tratti).

 

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Conoscendo molto bene il Gen. Genta non ci siamo affatto meravigliati nel trovarlo in forma smagliante, nonostante i suoi fieri 104 anni. Siamo stati accolti, come sempre, con la sua grande semplicità e cordialità; un personaggio d’altri tempi, con il quale ci siamo intrattenuti per ascoltare le sue commosse parole di gratitudine, per il “delicato” pensiero, indirizzate a tutta l’Associazione alla quale si sente particolarmente legato. Nelle due ore trascorse con lui ci ha raccontato, con dovizia di particolari, della sua ultima disavventura.

Questa estate, mentre era al Circeo, è caduto procurandosi una ferita alla testa e, cosa ben più grave, la frattura del femore destro. Trasportato all’ospedale di Latina ha subito un intervento con innesto di una protesi. Terminata la degenza in ospedale, ritenuta strabiliante e veloce dai sanitari in relazione alla sua età, è stato trasferito presso una casa di cura per la  riabilitazione. Nel raccontarci il tutto, con il consueto sorriso e la meticolosa descrizione, ha chiesto espressamente che portassimo i suoi calorosissimi saluti al Maresciallo Giuseppe Mignardi che è andato a trovarlo più volte, mentre era in clinica riabilitativa, e durante tutta la sua permanenza non gli ha fatto mai mancare l’affetto e la stima sua e di tutta l’Associazione.

Come testimonianza della brutta avventura vissuta gli è rimasto il bastone, ma ci ha tenuto a precisare che gli serve solo per precauzione e che potrebbe farne anche a meno.

targa Lepida finitaCi ha fatto notare che segue la vita dell’Associazione leggendo tutte le comunicazioni che l’Associazione invia e pubblica sul sito, ed è rimasto particolarmente felice di leggere del lodevole progetto che l’AG15 sta portando avanti, con la posa di una targa in marmo, per  commemorare i caduti italiani a Leros in occasione del settantesimo anno della fondazione del Soccorso Aereo. A quel punto ho colto l’occasione al volo e gli ho mostrato in anteprima, sul mio telefonino, la foto della bozza della targa che verrà deposta a Lakki all’ingresso dell’ex Idroscalo. Non ha finito di esclamare tutta la sua ammirazione che ci ha incantato nel raccontarci che nel lontano Luglio del 1934, frequentando il quarto anno di Accademia, è stato proprio a Leros in occasione della crociera estiva con la nave ALICE della Regia Aeronautica.

La conversazione si è spostata sulla strabiliante velocità con la quale la tecnologia in campo aeronautico ha fatto passi “giganteschi”. Facendo un raffronto di come sono tecnologicamente avanzati i velivoli con cui oggi volano i nostri piloti e dell’alta professionalità e conoscenza dei sistemi avanzati. A quel punto i suoi ricordi sono andati a quando in una missione di ricognizione venne attaccato da due caccia nemici ed una raffica di mitragliatrice gli distrusse parte della strumentazione e cosa più fondamentale la bussola. All’epoca se perdevi l’uso della bussola, per orientarti in volo di giorno c’era solo e il sole.

12783604 10207936440436201 1895008349782477578 oFinito il racconto, ci mostra con grande orgoglio un album di foto molto particolare a lui dedicato, con in copertina un F104 Starfighter, contenente le foto per i festeggiamenti dei suoi 104 anni in occasione di una visita a casa sua, per spegnere su una torta le tre candeline con i numeri 1, 0 e 4, del Capo di SMA con il Sottocapo ed altri Generali di Squadra.  

12779231 10207936438916163 482347247087460757 oDecidiamo di togliere il disturbo e ci congediamo, ma le sorprese non sono finite, e nel salutarci ci dona, per la bacheca della sede dell’Associazione, una scultura in bronzo raffigurante un CantZ 501, il Mammajut, a lui dedicata.

Ci diamo quindi appuntamento per Aprile a Vigna di Valle per la cerimonia della consegna dell’HH3F al Museo Storico, ci offriamo con gran piacere di prelevarlo e riaccompagnarlo a casa, e come al solito risponde…Vedremo… Voi sapete benissimo che io sono in corto finale… A queste sue parole, seguono le quelle del Pippi…Comandà il campo non è ancora in vista.   

Ci salutiamo calorosamente ed andiamo via contenti, contenti di aver passato due ore in compagnia di un grande uomo, di un “Mito” vivente della grande famiglia dell’Aeronautica  Militare ed orgogliosi che lui sia il nostro Presidente Onorario.  

Grazie Presidente

Mammajut

Francesco “Ciccio” Sgrenci