Gente del Quindicesimo

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Segrete Ali Raccolsero

Missione segreta sotto l’egida della croce rossa

Di Giacomo De Ponti

 
distoprbelliche        Il duce trascorse un periodo di prigionia anche a La Maddalena. A Villa Weber egli giunse da Ponza, nel primo pomeriggio del 7 agosto, dopo una burrascosa traversata del Tirreno. Il 28 agosto Mussolini venne trasferito, su un idrovolante recante il contrassegno della Croce Rossa, da La Maddalena a Vigna di Valle, e da qui in auto fino ad Assergi, pochi chilometri dall'Aquila. Soltanto dopo verrà condotto a Campo Imperatore”.

 

        Così Renzo De Felice (1)  inizia la ricostruzione delle vicende che videro Mussolini protagonista, più o meno consapevole, subito dopo il 25 luglio, ma non molti sanno che il protagonista “aereo” di quella vicenda è un aeroplano Cant Z 506 S “Airone” ed il suo equipaggio appartenenti al Soccorso Aereo. La storia di quel volo e delle vicende che ruotarono intorno ad esso, è stata raccolta dal Gen. S.A. Giuseppe Pesce (2) negli anni ’70, traendo dalle testimonianze dirette e dai molti documenti allora disponibili ed oggi ormai persi; quella che segue è la trascrizione di quel racconto, arricchita, ove possibile, da altre evidenze successive. Il racconto, infine, chiarisce una volta per tutte la vera storia del “Jolly”, il famoso distintivo del “giullare strafottente” posto su di un Cant Z 506 che una diffusa credenza dice sia stato l’aeroplano particolare “del Duce”…

Durante il secondo conflitto mondiale, velivoli Cant Z 506 dipinti di bianco e con una vistosa croce rossa disegnata sui due lati della fusoliera effettuarono il servizio di soccorso in mare per il recupero degli equipaggi di velivoli abbattuti.
A volte il nemico non rispettò detti velivoli, anche se essi erano contrassegnati con i simboli della croce rossa internazionale, perché al servizio informazioni avversario risultava che in emergenza detti velivoli erano impiegati anche per altri scopi.

Una di queste missioni fuori regola fu quella che servì a trasportare Mussolini in cattività dalla base di La Maddalena a Vigna di Valle per essere successivamente trasferito alla prigionia sul Gran Sasso. La missione fu svolta in tutta segretezza per impedire ai Tedeschi, che erano intenzionati a liberare Mussolini, di venirne a conoscenza in tempo utile per intervenire; per questo motivo i dettagli di detto volo di trasporto speciale furono tenuti nascosti e restarono poco noti anche negli anni successivi.
La prigionia di Mussolini iniziò alle ore 17,20 di domenica, 25 luglio 1943, allorché, uscendo da Villa Savoia, ora Villa Ada, accompagnato dal Re Vittorio Emanuele III, egli fu avvicinato dal Capitano Raffaele Aversa (fucilato in seguito dai Tedeschi alle Fosse Ardeatine) e dal Capitano Paolo Vigneri, entrambi appartenenti all’Arma dei Carabinieri, e fu tratto in arresto in nome di Sua Maestà.
La prigionia di Mussolini durò complessivamente cinquantuno giorni ed ebbe come luoghi di detenzione l’isola di Ponza, l’isola della Maddalena e la località di Campo Imperatore sul Gran Sasso.
Le varie peregrinazioni furono sempre imposte dalla necessità di sottrarre il prigioniero alla possibilità di un intervento tedesco. In uno di questi spostamenti fu interessato l’idroscalo di Vigna di Valle, il cui personale seppe solo più tardi di essere stato coinvolto in un piano segreto di rilevante importanza politica.





1Mussolini l'alleato. La guerra civile 1943-1945”, Renzo De Felice, ed. Einaudi, 2008
2 “Vigna di Valle. Da cantiere sperimentale a museo aeronautico”, Giuseppe Pesce, ed. SMA-Ufficio Storico, 1979