Gente del Quindicesimo

cerca nel sito

In ricordo di Francesco Asti e non solo

 

fotoBella cerimonia oggi. Belle parole di Ciccio Sgrenci, il nostro novello 2° Vice Presidente, del biondo, Bruno Romanini, di Tomaso Ursini, il celebrante, e del former President, il Gen. Gianfranco Trinca. In particolare Ciccio, che ha brillantemente sostituito il nostro Presidente, è stato molto bravo nel suo discorso di introduzione, ricordando con composta e sentita commozione, sua e nostra, tutte le “Genti” del 15° che ci hanno lasciato; la sua prima “uscita” da Vice è andata benissimo!
Tomaso è stato splendido, come da ormai consolidata consuetudine. Buona presenza anche dei Leoni passati ed attuali, Totonno non c’era, c’era Sergio Villa! Insieme ai soliti “aficionados” ex (il Gen. De Ponti, Fabbri, Fischione con Signora come ogni anno, Accardo, Murano, Preo, Pippi Venosa, Skof, Capodanno, Mammoli ed altri) in tutto Targacirca una ventina. Quelli in servizio erano capeggiati dal Comandante dei giovani Leoni, Diego Sismondini, ed erano splendidi nelle loro uniformi. A loro il compito degli interventi ufficiali, le letture e la Preghiera dell’Aviatore, agli ex gli interventi del ricordo. Oltre a quello di Ciccio abbiamo apprezzato l’omelia di Tomaso e le belle parole del Biondo e del Gen. Trinca.
Poi, a Pratica di Mare, presso la sede dei Leoni, c’è stata l’inaugurazione di una targa in memoria di Francesco Asti voluta fortemente dai giovani Leoni e creata, nella sua realizzazione, con il contributo di pensiero dei vecchi Leoni.
Anche in questa occasione alla fine si è levato al cielo, unendosi ai nostri Caduti, un forte e potente come non mai

 


Mammajut

 

celebrante Celebrante1 Commemorazione
Gruppo Gruppo1 sacello
Preghiera Veci

In ricordo di Francesco Asti e non solo

 

Bella cerimonia oggi. Belle parole di Ciccio Sgrenci, il nostro novello 2° Vice Presidente, del biondo, Bruno Romanini, di Tomaso Ursini, il celebrante, e del former President, il Gen. Gianfranco Trinca ed il foto2Gen. Giacomo De Ponti. In particolare Ciccio, che ha brillantemente sostituito il nostro Presidente, è stato molto bravo nel suo discorso di introduzione, ricordando con composta e sentita commozione, sua e nostra, tutte le “Genti” del 15° che ci hanno lasciato; la sua prima “uscita” da Vice è andata benissimo!

Tomaso è stato splendido come sua consolidata consuetudine. Buona presenza anche dei Leoni passati ed attuali, Totonno non c’era, c’era Sergio Villa! Insieme ai soliti “aficionados” degli ex (Fabbri, Fischione con Signora come ogni anno, Accardo, Murano, Preo, Pippi Venosa, Skof, Capodanno, Mammoli ed altri) in tutto circa una ventina. Quelli in servizio erano capeggiati dal Comandante dei giovani Leoni, Diego Sismondini, ed erano splendidi fotonelle loro uniformi. A loro il compito degli interventi ufficiali, le letture e la Preghiera dell’Aviatore, agli ex gli interventi del ricordo. Oltre a quello di Ciccio abbiamo apprezzato l’omelia di Tomaso e le belle parole del Biondo e del Gen. Trinca.

TargaPoi, a Pratica di Mare, presso la sede dei Leoni, c’è stata l’inaugurazione di una targa in memoria di Francesco Asti voluta fortemente dai giovani Leoni e creata, nella sua realizzazione, con il contributo di pensiero dei vecchi Leoni.

Anche in questa occasione alla fine si è levato al cielo, unendosi a nostri Caduti, un forte e potente come non mai

Mammajut

Il nostro Amico

Quel “Lawrence”, il nick name che lo ha accompagnato fin dagli anni dell’ Accademia, Franco lo deve ad uno di quei lampi di fantasia e di umorismo che sono il  “segno” distintivo di una personalità, e che erano una delle sue caratteristiche: ve lo ricordate “Lawrence d’Arabia” ? Come no….  Sette Oscar: con Peter O’Toole ed Omar Sharif. “What is your name”, chiede lo sceriffo arabo, impersonato da Omar Shariff  a Peter O’Toole, quest’ultimo nelle parte di Lawrence d’Arabia. “My name is for friends” é la risposta e poi ….“none of my friends is a murderer”. E una delle scene più epiche di quel film grandioso. Fu trasmesso alla TV nel 1973, credo, e noi allievi ottenemmo l’autorizzazione, in via del tutto eccezionale ed in deroga ai rigidi orari accademici, per vedercelo tutti insieme in sala TV.

Da quel momento in poi si poté assistere, durante le ricreazioni al piano o nei momenti in cameretta, alle improvvise e fugaci apparizioni di Lawrence d’Arabia sul suo cammello”. Con lo sguardo all’orizzonte infuocato, nel deserto delle nostre ripetitive giornate, quella figura mitica improvvisamente spuntava e altrettanto rapidamente sfumava oltre le porte del piano. Nessuno sapeva da dove proveniva o dove era diretta. Era proprio lui, Lawrence, il nostro Franco, sul suo cammello, che spronava al galoppo (due altri colleghi), avvolto nel “copertino” arrotolato fin sul capo in guisa di kefiah. Faceva la sua fugace apparizione come un guerriero blu del deserto che si staglia nel tremulo baluginare del calore sulle sabbie roventi, ci passa accanto ed altrettanto rapidamente si allontana fino a sparire.

Questo era Franco… il suo stile di quegli anni, …il nostro amico.

Quella di venire al 15° per lui fu una vocazione, una vera scelta, fatta ben prima delle scuole di volo. Non si accontentava di “servire” in Aeronautica, voleva rendersi utile concretamente, come faceva con il suo impegno anche nel volontariato: come Ufficiale pilota voleva farlo salvando altre vite e la missione S.A.R. lui la sentiva profondamente. Lo abbiamo perso il 18 agosto 1984, molte miglia a sud di Ponza, in quel calamaio d’inchiostro che è il mare aperto …la notte, mentre la vita di uno sconosciuto marinaio francese dipendeva da lui. Lo ritroviamo però ogni volta che ci serve il coraggio di fare qualcosa per gli altri, ogni volta che questo qualcosa è difficile e ci chiede di metterci in gioco … ma per davvero.

Questo è Franco… la sua testimonianza, …il nostro amico.