Gente del Quindicesimo

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di Francesco Sgrenci detto Ciccio

 

Cari amici, ci tengo…voglio parlarvi di un’Amica con la “A” maiuscola che risponde al nome di Ida Casetti. Io non ho la "capacità" di scrivere un articolo, articolo che parli di fatti avvenuti recentemente e non solo.... dei tempi andati, ma come ho detto in precedenza ci tengo.....

Qualche mese fa sono andato a Ciampino per incontrare Ida con mio genero. Il ragazzo ha subito, il 17 agosto dello scorso anno, un delicatissimo intervento a causa della frattura di una vertebra, la  c-6, presso l'ospedale S. Camillo di Roma. L’evento traumatizzante si svolse in una delle piscine del centro di Idromania a Roma, dove lavorava come bagnino, e fu causato da un tuffo realizzato per salvare un bambino in difficoltà. Mio genero ha rischiato di rimanere paralizzato a vita. Aveva trascorso oltre centoventi giorni di ricovero presso una clinica di Imola (Montecatone) specializzata in riabilitazione motoria e dalla quale era uscito da poco più di un mese, con ancora qualche problema da risolvere, quando ho chiesto alla nostra cara Ida, avendo passato quasi lo stesso iter, di dare una "iniezione" di fiducia al ragazzo.

Che dire....Ida si è resa immediatamente disponibile, nonostante fosse in partenza per un volo all'estero e per diversi giorni fuori sede, per incontrare il ragazzo e dargli, dall'alto della propria esperienza vissuta, una "carica" per superare una fase abbastanza critica dal punto di vista del morale, cosa fondamentale in questi casi per recuperare quella idoneità fisica e morale che ancora manca al ragazzo.

Oltre ad intrattenersi per circa un’ora con mio genero, spiegandogli cosa lei ha passato, sia dal punto di vista medico, sia da quello psicologico, si è interessata a come il ragazzo ha vissuto questa  drammatica esperienza, gli ha suggerito di non mollare mai e di continuare a lottare continuando a svolgere gli esercizi, soprattutto in piscina, tutto sulla base della sua personale esperienza, di come ha recuperato la sua idoneità fisica e di come sia ritornata  in servizio attivo e a volare.

Inoltre approfittando che uno degli aerei, quello presidenziale, era fermo sul piazzale antistante l’hangar, ci ha fatto salire a bordo ed ha spiegato nei minimi particolari come si pilota e come è arredato, ma credo di non sbagliare, anzi sono sicuro, nel dire che ho captato che l’HH le manca perché si vede da lontano che sotto lo stemma del 31° Stormo ha cucito a “pelle” quello del 15°. Che altro dire…….. ogni altra parola è superflua.

Mammajiut